La chirurgia estetica del terzo millennio non è più un settore medico pionieristico.

Se nelle epoche precedenti i timori, i fattori di rischio, sia estetico che organico, muscolare, terapeutico, erano importanti deterrenti, oggi non è più così.
Fortunatamente.

La salute del vostro corpo è prioritaria, come valore assoluto, al risparmio economico: talvolta un centro ‘low-cost’ consente ingenti risparmi sugli interventi, lasciando però, in casi non rarissimi purtroppo, cicatrici e residui chirurgici anti-estetici quando non compromettono addirittura lo stato generale della salute del paziente.

Sono casi isolati ma pertinenti, degni di un’attenta analisi: una valutazione in tal senso deve divenire fonte di prevenzione rivolgendosi solamente ai centri nei quali la sicurezza e la professionalità medica sono fondamenti etici.

Grazie a questa consapevolezza potete affrontare ora un aspetto particolare della medicina estetica: l’addominoplastica.

Di questa particolare forma d’intervento non è affatto casuale se ne parli in maniera sostenuta in questi primi giorni di rientro dalle vacanze.

Se la primavera è il momento dedicato alla ‘prova costume’, per farsi trovare in grande smalto sulle spiagge, nei villaggi vacanze, nelle città d’arte dove sfoggiare abitini ridotti per esaltare forme e linee, durante le vacanze il senso d’abbandono e di godimento del periodo porta, all’opposto, ad un ripristino lipidico, soprattutto nelle zone addominali.

Ciò è dovuto alla possibilità e tentazione di lasciarsi un po’ andare alla cucina di alberghi dotati di ristoranti tentatori, di aperitivi frequenti, happy-hour spensierati arricchiti da piccoli buffet prima della cena, dalla curiosità di assaggiare ogni tipo d’offerta di gastronomie esotiche, o comunque straniere, durante un viaggio oltreconfine.

Sono queste tutte concause che ritroverete ammassate sull’addome, nei classici ‘cuscinetti dell’amore’, simpatiche presine per mani innamorate, ma che nel termine si ritagliano un angolo di simpatia per un problemino a volte insopportabile

La chirurgia estetica, proprio tramite l’intervento risolutivo e non eccessivamente invasivo, dell’addominoplastica, permette di ritrovare la forma perduta, eliminando eccessi di cute e adipe non voluti.

L’intervento non presenta sostanziali fattori di rischio: condotto all’interno di una struttura specializzata e altamente professionale, lo staff medico si riserverà comunque un dettagliato quadro generale del paziente, ricercando eventuali allergie, anamnesi generale, esami del sangue per determinare uno stato idoneo all’intervento.

Queste piccole, fondamentali, attenzioni, sono rivolte ad ottenere il massimo successo dell’intervento, che si svolgerà in anestesia generale, condotto e stabilito a priori se rivolto ad una chirurgia parziale o totale, questo in base all’effettiva entità della porzione di cute e dell’adipe al di sotto di essa da asportare.

Il chirurgo inizierà l’intervento incidendo la pelle al di sotto della linea dell’inguine, una zona strategica per limitare gli anti-estetismi post operatori, dopodiché il medico provvederà ad eliminare la cute eccessiva, riposizionare l’ombelico in asse centrale, ricomporre l’epidermide stirando la cute e provvedendo a suturare la zona.

Con la pratica e i progressi medici di oggi, la cicatrice post-intervento sarà davvero invisibile; rispetto al passato l’addominoplastica moderna prevede una condotta operatoria la quale segue un protocollo efficace, a basso rischio di complicanze dopo l’intervento, con costi contenuti e grande soddisfazione di pazienti in grado di ritrovare forma e sorriso senza ricorrere a periodi stressanti di diete e palestre.

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