La chirurgia estetica oggi viene praticata da un numero sempre maggiore di medici che spesso non sono specialisti in chirurgia plastica. Alcuni, pur non essendo specialisti in plastica, praticano esclusivamente la chirurgia estetica da anni e continuano ad aggiornarsi. Altri invece, con il miraggio del facile guadagno, dopo un corso di tre o quattro giorni eseguono liposuzioni o altre operazioni causando, talvolta, guai ai pazienti e ai colleghi specialisti che vedono messa in dubbio la loro professionalità. Nessuno assicura che uno specialista in chirurgia plastica sia sicuramente bravo a fare un determinato intervento. Ma è certo che abbia frequentato per almeno cinque anni dei reparti di chirurgia plastica ricostruttiva e abbia sostenuto degli esami per conseguire la specializzazione. NB. la dicitura “chirurgia plastica” dopo il nome del medico non dimostra il possesso della specializzazione che viene invece indicato dalla dicitura “specialista in
chirurgia plastica“. La specializzazione in chirurgia estetica non esiste. Il Master in chirurgia estetica è stato istituito di recente presso alcune università italiane: il corso dura un anno con una frequenza di un fine settimana al mese.
Le foto di altri casi come il vostro
Secondo alcune persone il paziente deve chiedere al chirurgo immagini di pazienti da lui operati e, in particolare, di casi simili al suo. Questo non è sempre utile: prima di tutto il chirurgo non è autorizzato a mostrare le foto dei suoi pazienti. Inoltre, vedere delle immagini non vuole necessariamente dire che quei pazienti sono stati operati dal chirurgo da voi interpellato. I casi proposti potrebbero essere presi da una rivista o essere pazienti operati di un altro collega. Se poi il chirurgo non ha la foto di un caso come il vostro non significa che non sarà in grado di operarvi brillantemente.
Attenzione ai miracoli apparenti.
L’immagine al computer
Oggi con l’aiuto del computer e dei programmi di fotoritocco è possibile modificare le immagini per mostrare ai pazienti il possibile risultato dell’intervento Nel caso di interventi come la mastoplastica, i si tratta più di uno strumento di marketing che di un vero progetto realistico.
Attenzione però: L’immagine elaborata non è una garanzia di risultato e un chirurgo serio non prometterà mai la perfetta corrispondenza tra la foto modificata e il risultato.
Quali sono i rischi? Un chirurgo abile col computer, per convincere il/la paziente, può mostrare un risultato che non potrà mai realizzare. Ma può anche accadere che un ottimo professionista sia poco esperto nelle elaborazioni e non riesca a esprimere sul video un’immagine che invece nella sua mente è chiarissima. E perda così il/la paziente.
Il numero degli interventi di chirurgia plastica
E’ giusto chiedere al chirurgo quanti interventi ha fatto? Che garanzie può dare?
Primo, il chirurgo può benissimo mentire e se è bravo a farlo è difficile sapere la verità. Secondo, non occorre avere fatto 1000 rinoplastiche per possedere una buona esperienza in questo intervento (se una persona non ha orecchio musicale può studiare il violino per vent’anni anni senza riuscire a suonare: in chirurgia è uguale). Terzo, esistono chirurghi con esperienza pluridecennale (e migliaia di casi operati) che usano sempre la stessa tecnica ormai obsoleta e non vanno a un congresso o un corso di aggiornamento da anni.
Tecniche “personali”: sono valide?
Pochissimi chirurghi possono vantarsi di avere “inventato” una tecnica particolare. In chirurgia plastica ed estetica si inventano pochissime cose e quando questo succede la risonanza mondiale è immediata. Meglio diffidare di coloro che affermano (anche su giornali ad ampia diffusione) di avere “inventato” tecniche chirurgiche (che usano solo loro) e/o strumenti chirurgici miracolosi.
Critiche gratuite
Attenzione a coloro che parlano male dei colleghi e criticano a priori l’operato altrui senza sapere come era la situazione di partenza asserendo che loro avrebbero sicuramente fatto meglio.
Laser pigliatutto
Il laser oggi va molto di moda e i pazienti chiedono al chirurgo se lo utilizza, come garanzia per ottenere un buon risultato.
Questa radiazione viene utilizzata con successo in molti campi della chirurgia. I tipi di laser sono molti, ma non sempre il loro uso è indispensabile. Nella quasi totalità degli interventi di chirurgia estetica l’incisione “laser” non offre alcun vantaggio rispetto al bisturi a lama e all’elettrobisturi.
In altri è addirittura totalmente inutile e deleterio: vaporizzare col laser un tumore cutaneo non consente l’esecuzione dell’esame istologico e quindi impedisce la certezza della radicalità chirurgica.
Il laser è invece molto efficace nel “resurfacing” del viso (ringiovanimento cutaneo), nella depilazione, nell’asportazione di piccole lesioni benigne ecc.
Il prezzo delle operazioni
Capita spesso che alcuni pazienti chiedano prima di tutto il prezzo di un intervento senza aver fatto la visita preliminare e quindi senza conoscere qual è il tipo di intervento adatto a loro.
Ma un’operazione di chirurgia estetica non è come l’acquisto di un televisore (decisi marca e modello si può acquistare nel negozio che ha il prezzo più basso).
Di fronte allo stesso problema, diversi chirurghi possono proporre soluzioni completamente differenti. Non è detto che la migliore sia la più costosa, ma nemmeno necessariamente la più economica.
Alcuni, infine, praticano dei prezzi molto bassi perché, non rinunciando al loro guadagno, risparmiano su ciò che sta intorno a un intervento: la struttura, l’anestesista, l’assistente, i materiali ecc.
E’ giusto avere un tariffario? Dopo molte titubanze ho deciso di pubblicarne uno. Si tratta comunque di costi indicativi con un minimo e un massimo data la ampia variabilità possibile.
I prezzi variano in rapporto all’entità e alla difficoltà dell’intervento da effettuare, alla tecnica scelta, alla durata, al tipo di clinica e all’onorario dell’equipe chirurgica che può avere grandi variazioni da un chirurgo ad un altro.
Inoltre, le strutture sanitarie (cliniche, day hospital) hanno costi diversi nelle varie città perciò è impossibile definire dei prezzi standard se non con un ampio range di variazione. Il preventivo, in sostanza, è sempre personalizzato e, per la sua definizione, è indispensabile la visita preoperatoria.
Anestesia locale o generale
E’ opinione comune che anestesia locale sia sinonimo di velocità, dinamismo, minori rischi e recupero rapido (e minori costi). L’ anestesia generale fa pensare invece a rischi maggiori, degenza più lunga, risvegli difficili, nausea e dolore.
In realtà, l’anestesia locale ad alte dosi è tossica e molti dei problemi che si verificano nelle liposuzioni sono dovuti al sovradosaggio di anestetico locale. Come sempre la verità sta nel mezzo: in alcuni interventi (come la blefaroplastica o l’autotrapianto di capelli), l’anestesia locale garantisce rapidi recuperi e un abbattimento dei costi. In altri, l’anestesia generale offre maggiori garanzie.
In certi casi, il tipo di anestesia dipende dall’entità dell’intervento. Nella liposuzione, se le aree da trattare non sono estese e la quantità di aspirato prevista non è eccessiva, si può operare in locale. Se si prevede di aspirare grandi quantità di grasso e il dosaggio di anestetico da infiltrare è vicino ai valori tossici l’anestesia generale è più sicura sia per il/la paziente che per il chirurgo.
Infine la scelta del tipo di anestesia dipende, come logico, dall’anestesista e dalla sua esperienza. Se l’anestesista non si sente sicuro o ha poca esperienza nella conduzione di una sedazione profonda (ad esempio per una rinoplastica o una liposcultura) è preferibile operare in anestesia generale che in questi casi garantisce minori rischi.
Il consulto di più chirurghi
E’ utile sentire diversi pareri prima di prendere una decisione. Ma bisogna stare attenti a non affidarsi a chi riesce a convincere meglio. Non è detto che all’abilità dialettica corrisponda altrettanta perizia chirurgica e senso estetico. Se proprio volete fare il giro dei chirurghi è bene scegliere quello che prospetta il quadro più realistico.
Promesse e risultati
Alcuni chirurghi instaurano subito un rapporto confidenziale e promettono molto. Problemi? Rischi? Complicanze? Assolutamente no. Tutto sembra facilissimo. <
Non tutti i casi sono uguali. Il buon esito di un intervento, con soddisfazione sia del paziente che del chirurgo dipende in gran parte dalle possibilità di risultato prospettate, in rapporto alle aspettative personali. Un esauriente colloquio preoperatorio, realistico e senza false promesse, è alla base del successo dell’operazione.
Di chi fidarsi
L’ultima parola spetta sempre al paziente. Una volta fatte tutte le verifiche, non resta che mettersi nelle mani di chi ispira la maggiore fiducia. Se è rimasto qualche dubbio, uno dei sistemi migliori è sicuramente il passaparola. Se un’ amica è soddisfatta ci si può far vedere dal chirurgo che l’ha operata. Ma se non si è convinti e non si sente affinità, meglio andare da un altro. Si tratta di chirurgia. Ovvero, di tagliare e cucire, magari di modificare il vostro aspetto.